Ignazio Sfragara – Kumortuli
From 2018 to 2024 I visited this very characteristic and peculiar neighborhood several times, which fascinates and excites at all times.
My short series tells some aspects of this area and the atmosphere you breathe while crossing it.
Kumartuli, (“Kumor” means “potter” and “Tuli” means “locality” in Bengali) is located in the northern part of Kolkata, near the banks of the sacred river Hooghly and is the area where most of the clay idols for various religious festivals are produced, also exported all over the world.
The place gained historical importance during British rule (British East India Company) which assigned separate districts to the workforce. This gave rise to various areas: carpenters, wine sellers, oil suppliers, shepherds and Coomortuli (now Kumartuli) for potters.
As the place assigned to Kumartuli was near the Hooghly River, it was easy for potters to obtain good quality clay for their work. They usually produced vases, urns and similar objects necessary for everyday life. They also made idols of Gods and Goddesses for pujas, Hindu religious festivals.
Precisely because of their skills and the importance of religious festivals for Hindus, Kumartuli’s artisans have become sculptors of the various deities, no longer simple potters.
The neighborhood is made up of a maze of alleys, almost a labyrinth, dotted with the workshops of artisans. Kumartuli is now the permanent residence of generations of artisans, about a thousand, who pass on their experience. The improvised workshops have been transformed into permanent studios of many renowned artists.
The most important Bengali festival, Durga Puja, which typically takes place in September/October, is the largest artistic manifestation of these workers.
The work begins in Kumartuli long before the sacred rituals of Durga Puja actually begin.
Day after day, artisans work tirelessly, sculpting idols with hay and clay, letting them dry and then painting them beautifully in bright colors, according to the specific theme required.
Their mastery is remarkable and each idol has something unique and stands out from the others for the way they are colored or dressed or for the shape they take.
Many of the artisans working within the community have developed their own individual style and all also follow some religious rituals, such as painting the eyes of the goddess Durga (ritual called “Chakkhu daan” or eye donation), only at dawn on a certain day of worship.
Items used in decorating idols have also become an important trade.
The work path ends with the clients who, usually in the evening or at night, take away the idol before the puja (the party).
The same sequence of work takes place for all the major Hindu festivals after Durga Puja.
Therefore, in every season of the year you can observe the activities of these tireless artists, appreciated by all Bangladeshis and beyond.
Kumortuli (anche Kumartuli), Kolkata – India
Dal 2018 al 2024 ho visitato varie volte questo quartiere, molto caratteristico e peculiare, che in ogni momento affascina ed emoziona.
La mia breve serie racconta alcuni aspetti di questa zona e le atmosfere che si respirano attraversandola.
Kumartuli, (“Kumor” significa “vasaio” e “Tuli” significa “località ” in lingua bengalese) si trova nella parte nord di Calcutta, vicino alle rive del fiume sacro Hooghly ed è la zona dove si producono la maggioranza degli idoli di argilla per le varie feste religiose, esportati anche in tutto il mondo.
Il luogo acquisì storicamente importanza durante il dominio britannico (Compagnia britannica delle Indie Orientali) che assegnava distretti separati alla forza lavoro. Ciò diede origine a varie zone: dei falegnami, dei venditori di vino, dei fornitori di olio, dei pastori e Coomortuli (ora Kumartuli) per i vasai.
Essendo il luogo assegnato a Kumartuli vicino al fiume Hooghly, era facile per i vasai ottenere argilla di buona qualità per il loro lavoro. Essi producevano solitamente vasi, urne e oggetti simili necessari per la vita di tutti i giorni. Realizzavano anche idoli di Dei e Dee per le puja, le feste religiose induiste.
Proprio per le loro abilità e l’importanza delle feste religiose per gli induisti, gli artigiani di Kumartuli sono diventati artisti scultori delle varie divinità , non più semplici vasai.
Il quartiere è formato da un dedalo di vicoli, quasi un labirinto, costellati dalle botteghe degli artigiani. Kumartuli è ora la residenza permanente di generazioni di artigiani, circa un migliaio, che si tramandano la loro esperienza. I laboratori improvvisati si sono trasformati in studi permanenti di molti artisti rinomati.
La più importante festa bengalese, la Durga Puja, che si svolge in genere in settembre/ottobre, è la più grande manifestazione artistica di questi lavoratori.
Il lavoro comincia a Kumartuli molto prima che inizino effettivamente i sacri rituali della Durga Puja.
Giorno dopo giorno gli artigiani lavorano incessantemente, scolpendo gli idoli con fieno e argilla, lasciandoli asciugare e poi dipingendoli magnificamente con sgargianti colori, in base al tema specifico richiesto.
La loro maestria è notevole ed ogni idolo ha qualcosa di unico e si distingue dagli altri per il modo in cui sono colorati o vestiti o per la forma che assumono.
Molti degli artigiani che lavorano all’interno della comunità hanno sviluppato un loro stile individuale e tutti seguono anche alcuni rituali religiosi, come ad esempio dipingere gli occhi della dea Durga (rituale chiamato “Chakkhu daan” o donazione degli occhi), solo all’alba di un determinato giorno del culto.
Anche gli oggetti utilizzati nella decorazione degli idoli sono diventati un commercio importante.
Il percorso di lavoro termina con i committenti che, in genere di sera o notte, portano via l’idolo prima della puja (la festa).
La stessa sequenza di lavoro avviene per tutte le principali feste induiste dopo la Durga Puja.
Pertanto, in ogni stagione dell’anno si possono osservare le attività di questi instancabili artisti, apprezzati da tutti i bengalesi e non solo.