Genny Ferro – Men
Men is a series of black and white images, mostly portraits and street scenes, part of a larger photographic project I created during a strongly desired journey, which took place during 2023 and led me, through the sunny and silent cities of Rajasthan or the large and populous ones along the Ganges, in the distant and mysterious Indian lands.
The photographic project, whose undisputed protagonists are men, aims to highlight those peculiarities that are specific to India and its inhabitants and which, as such, constitute its identity and attest to its changes.
Caught on the street, in places of worship or in their work environment, the different subjects often appear within significant frames of shadow or among objects and tools of everyday use or, again, against the background of urban or natural views. These latter scenarios do not perform the simple function of backdrops, but rather constitute important and explanatory parts of their very life.
But why so many men? Why represent my trip to India through their eyes? A distinctive feature of my work that I couldn’t help but focus on. I could look for the reason in a mere coincidence, but it would be a simple answer.
In my photographs I always find something of myself. In fact, I consider them a representation, not only of the people and places I come into contact with, but of my own inner world.
The meeting with these men and the shots that emerged from it are nothing other than proof of this profound bond between inside and outside, between unconscious and conscious, between the apparent divisions of very different worlds.
Uomini
Men è una serie di immagini in bianco e nero, per lo più ritratti e scene di strada, parte di un progetto fotografico più ampio che ho realizzato durante un viaggio fortemente voluto, che si è svolto nel corso del 2023 e mi ha condotto, attraverso le assolate e silenziose città del Rajasthan o quelle grandi e popolose lungo il Gange, nelle lontane e misteriose terre indiane.
Il progetto fotografico, i cui protagonisti indiscussi sono gli uomini, ha l’obiettivo di mettere in luce quelle peculiarità che sono proprie dell’India e dei suoi abitanti e che, in quanto tali, ne costituiscono l’identità e ne attestano i cambiamenti.
Colti per strada, nei luoghi di culto o nel loro ambiente di lavoro, i diversi soggetti appaiono spesso all’interno di significative cornici d’ombra o tra oggetti e strumenti di uso quotidiano o, ancora, sullo sfondo di vedute urbane o naturali. Questi ultimi scenari non svolgono la semplice funzione di fondali, ma costituiscono parti importanti ed esplicative della loro stessa vita.
Ma perché così tanti uomini? Perché rappresentare il mio viaggio in India attraverso i loro occhi? Un tratto distintivo del mio lavoro su cui non ho potuto fare a meno di concentrarmi. Potrei cercare il motivo in una mera coincidenza, ma sarebbe una risposta semplice.
Nelle mie fotografie ritrovo sempre qualcosa di me. Li considero, infatti, una rappresentazione, non solo delle persone e dei luoghi con cui vengo in contatto, ma del mio stesso mondo interiore.
L’incontro con questi uomini e gli spari che ne sono scaturiti non sono altro che la prova di questo profondo legame tra interno ed esterno, tra inconscio e conscio, tra le apparenti divisioni di mondi molto diversi.