Ivano Adversi – Orthodox Easter in Maramures
In the Maramures region, located in the north-west of Romania, Orthodox Easter is celebrated with great devotion and joy.
The celebrations begin on Good Friday, with the procession of Christ’s tomb through the streets of the town. The women prepare ritual breads, decorated with colored eggs, called pasca and cozonac, and bring them to church for the priest’s blessing.
Holy Saturday is a day of fasting and prayer. The church bells ring in celebration announcing the resurrection of Christ. At sunset, families gather for Easter dinner, during which they exchange colored eggs, a symbol of new life.
The Mass of the Resurrection begins at midnight on Saturday. In churches the lights are turned off and the priest comes out of the altar carrying the lit candle and invites the faithful three times to take the light. Veniţi de luaţi lumină! (Come and get the light!). The invitation has a symbolic value both for the mass, which continues outside the church, and for the faithful. Light, in fact, creates a spiritual rapprochement between people. It is said that those who can keep the light from the church on until they arrive home will have a blessed year.
After the initial ritual the priest addresses the faithful saying Hristos a Ȋnviat! (Christ is risen!) and the response of the faithful is Adevărat a Ȋnviat! (Truly he is risen!). On Holy Monday the faithful go to churches bringing food to be blessed. Most of them, on this day, dress in the traditional costumes of the region.
Easter Sunday is a day of celebration and joy. Families gather for morning mass, followed by a hearty lunch and traditional games. People wear richly decorated traditional clothes and participate in folk dances and songs.
The celebrations last for several days, with processions, celebrations and meetings with relatives and friends. Orthodox Easter is an important time for the Maramures community, who come together to celebrate the life, rebirth and hope that Easter brings.
Pasqua ortodossa a Maramures
Nella regione del Maramures, situata nel nord-ovest della Romania, la Pasqua ortodossa viene celebrata con grande devozione e gioia.
I festeggiamenti iniziano il Venerdì Santo, con la processione della tomba di Cristo per le vie del paese. Le donne preparano pani rituali, decorati con uova colorate, chiamati pasca e cozonac, e li portano in chiesa per la benedizione del sacerdote.
Il Sabato Santo è un giorno di digiuno e preghiera. Le campane della chiesa suonano in festa annunciando la risurrezione di Cristo. Al tramonto, le famiglie si riuniscono per la cena di Pasqua, durante la quale si scambiano le uova colorate, simbolo di nuova vita.
La Messa della Resurrezione inizia alla mezzanotte di sabato. Nelle chiese si spengono le luci e il sacerdote esce dall’altare portando la candela accesa e invita per tre volte i fedeli a prendere la luce. VeniÅ£i de luaÅ£i lumină! (Vieni a prendere la luce!). L’invito ha un valore simbolico sia per la messa, che prosegue fuori dalla chiesa, sia per i fedeli. La luce, infatti, crea un riavvicinamento spirituale tra le persone. Si dice che coloro che riusciranno a tenere accesa la luce della chiesa fino al loro arrivo a casa avranno un anno benedetto.
Dopo il rituale iniziale, il sacerdote si rivolge ai fedeli dicendo Hristos a Ȋnviat! (Cristo è risorto!) e la risposta dei fedeli è Adevărat a Ȋnviat! (Veramente è risorto!). Il Lunedì Santo i fedeli si recano nelle chiese portando cibo da benedire. La maggior parte di loro, in questo giorno, si veste con i costumi tradizionali della regione.
La domenica di Pasqua è un giorno di festa e di gioia. Le famiglie si riuniscono per la messa mattutina, seguita da un abbondante pranzo e giochi tradizionali. Le persone indossano abiti tradizionali riccamente decorati e partecipano a danze e canzoni popolari.
I festeggiamenti si protraggono per diversi giorni, con processioni, festeggiamenti e incontri con parenti e amici. La Pasqua ortodossa è un momento importante per la comunità del Maramures, che si riunisce per celebrare la vita, la rinascita e la speranza che la Pasqua porta con sé.