Lia Dondini Taddei – camel market
A few kilometers from Cairo there is one of the largest camel markets (actually they are dromedaries but here they are more generically called “camels”).
Visiting this market is like taking a dip in the past. A huge open space is home to hundreds of camels. The grazing light in the early morning, the dusty environment, the ferment that can be felt makes everything electrifying.
The men dressed in galabeya (traditional tunic) and turbans negotiate over the price while sipping tea, while the herdsmen keep the animals at bay (some sometimes manage to escape by running around the market and for those in their path it is certainly not a pleasant experience!).
Many camels arrive from western Sudan, but also from other African countries, transported on trucks, after a very long journey.
The camel is a very resistant animal that can survive up to three weeks without water. Domesticated in Arabia between the fifth and fourth millennium BC. to be used as a means of transport, it is actually bred for a thousand uses: for meat, rich in iron and very digestible, for fat (especially that of the hump), for milk (the female produces between 2 and 14 liters per day), for the hair that processed gives rise to excellent fabrics and finally for dung, which, mixed with straw and dried in the sun, is used as fuel on cold desert nights.
Here at the Cairo market, it is mainly sold for meat to the city’s many butcher shops, for agricultural work and for walks in tourist sites.
Men walk around the camel, evaluating it. They grab their jaws and peek inside their mouths to inspect their teeth. Various factors such as age, origin, state of health must be taken into account when purchasing. The cost of the camel also depends on its weight and male specimens have greater value.
The best specimens are auctioned and buyers gather around the auctioneers making their bids.
In the end, once the dromedary has been chosen and paid, it is hoisted onto the truck and you leave satisfied with the purchase.
CAIRO CAMEL MARKET
A pochi chilometri dal Cairo si trova uno dei più grandi mercati di cammelli (in realtà si tratta di dromedari ma qua vengono più genericamente chiamati “camel”).
Visitare questo mercato è come fare un tuffo nel passato. Un enorme spiazzo ospita centinaia di cammelli. La luce radente di primo mattino, l’ambiente polveroso, il fermento che si avverte rende tutto elettrizzante.
Gli uomini abbigliati con la galabeya (tunica tradizionale) e turbanti trattano sul prezzo sorseggiando magari un tè, mentre i mandriani tengono a bada gli animali (qualcuno a volte riesce a scappare correndo per il mercato e per chi si trova nella sua traiettoria non è certo un’esperienza piacevole!).
Molti cammelli arrivano dal Sudan occidentale, ma anche da altri paesi africani, trasportati sui camion, dopo un lunghissimo viaggio.
Il cammello è un animale molto resistente che può sopravvivere anche tre settimane senza acqua. Addomesticato in Arabia tra il V ed il IV millennio a.C. per essere utilizzato come mezzo di trasporto, in realtà viene allevato per mille usi: per la carne, ricca di ferro e molto digeribile, per il grasso (soprattutto quello della gobba), per il latte (la femmina ne produce tra 2 a 14 litri al giorno), per il pelo che lavorato dà origine ad ottimi tessuti ed infine per lo sterco, che mescolato alla paglia ed essicato al sole viene utilizzato come combustibile nelle fredde notti nel deserto.
Qua al mercato del Cairo viene soprattutto venduto per la carne alle numerose macellerie della città, per lavori agricoli e per le passeggiate nei siti turistici.
Gli uomini camminano attorno al cammello, valutandolo. Afferrano le mascelle e sbirciano dentro la bocca per ispezionare i denti. Nell’acquisto va tenuto conto di vari fattori come età, provenienza, stato di salute. Il costo del cammello dipende anche dal suo peso e gli esemplari maschi hanno maggior valore.
Gli esemplari migliori vengono messi all’asta e i compratori si radunano attorno ai banditori facendo le loro offerte.
Alla fine, una volta scelto e pagato il dromedario, questi viene issato sul camion e si va via soddisfatti dell’acquisto.