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Roberto Manfredi – Sicilian Easter

Roberto Manfredi – Sicilian Easter

“At Easter, every Sicilian feels not only a spectator, but an actor, first sorrowful, then exultant, of a mystery that is his own existence” So said the writer Gesualdo Bufalino. Popular participation in the rites of Holy Week, in Sicily, is widespread in all segments of the population, sometimes transcending religious faith; But what is most striking is the variety of rites. They range from Good Friday in Enna, with dramatic tones, where thousands of hooded figures parade in a procession as spectacular as it is disturbing until late at night, up to the irrepressible Dionysian energy of the celebrations of the feast of the Living Man, the Gioia, also sung by Vinicio Capossela, which are held in Scicli on Easter Day.

LA PASQUA SICILIANA

“A Pasqua ogni siciliano si sente non solo spettatore, ma attore, prima dolente, poi esultante, d’un mistero che è la sua stessa esistenza”
Così diceva lo scrittore Gesualdo Bufalino.
La partecipazione popolare ai riti della settimana santa, in Sicilia, è diffusa in tutte le fasce della popolazione, a volte trascendendo la fede religiosa; ma quello che più colpisce è la varietà dei riti. Si va dal Venerdì Santo di Enna, dai toni drammatici, dove migliaia di figuranti incappucciati sfilano in un corteo tanto spettacolare quanto inquietante fino a notte fonda, fino all’incontenibile energia dionisiaca delle celebrazioni della festa dell’Uomo Vivo, il Gioia, cantato anche da Vinicio Capossela, che si tengono a Scicli il giorno di Pasqua.


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