Sarah Baldo – Being young in Afghanistan
What are the prospects for young people in Afghanistan under the Taliban regime? After experiencing an easing of restrictions during the presence of Americans, with the possibility for girls to have an education, since 2021 the return of the Taliban has imposed a stricter application of sharia, preventing young girls from continuing their studies beyond the age of 12, banning music in public places, and erasing any openness to progress that had been made in previous years. Women, with very few exceptions, cannot work, so if a woman is widowed she has no choice but to beg. The reform of the school system has increased the quota dedicated to the study of the Koran, subtracting space from other subjects and impoverishing the cultural baggage that would be necessary to form a ruling class. The high birth rate (it is not uncommon to meet young mothers with 8 or 9 children), combined with an average income among the lowest in the world, favors the conditions for creating a recruitment pool among the ranks of the Taliban or terrorists who, by promising an education (at the Koranic school where the indoctrination begins), income and protection, show families a possible way out of poverty.
Nevertheless, young people want to open up to the “outside world” and the Western lifestyle, surfing social networks and practicing English with the few tourists who venture into this country tormented by years of conflict. The strength and desire for normality of the Afghans are also manifested in their indomitable spirit, in their generosity and ability to smile and welcome, in their inventiveness in finding a way to have fun, flying kites or playing with hand-pushed rides in a field where families go in shabby cars full of children to enjoy a picnic on a sunny day.
Essere giovani in Afghanistan
Quali sono le prospettive per i giovani in Afghanistan sotto il regime talebano? Dopo aver sperimentato un allentamento delle restrizioni durante la presenza degli americani, con la possibilità per le ragazze di avere un’istruzione, dal 2021 il ritorno dei talebani ha imposto un’applicazione più rigida della sharia, impedendo alle giovani di proseguire gli studi oltre i 12 anni, vietando la musica in luoghi pubblici, e cancellando qualunque apertura al progresso fosse stata compiuta negli anni precedenti. Le donne, salvo pochissime eccezioni, non possono lavorare, di conseguenza se una donna rimane vedova non le resta che mendicare. La riforma del sistema scolastico ha aumentato la quota dedicata allo studio del Corano, sottraendo spazio alle altre materie ed impoverendo il bagaglio culturale che sarebbe necessario per formare una classe dirigente. L’elevato tasso di natalità (non è raro incontrare giovani madri con 8 o 9 figli), unito a un reddito medio fra i più bassi del mondo, favorisce le condizioni per creare un bacino di reclutamento fra le file di talebani o terroristi che, promettendo un’educazione (alla scuola coranica dove inizia l’indottrinamento), un guadagno e protezione, indicano alle famiglie una possibile via d’uscita dalla povertà.
Ciò nonostante, i giovani desiderano aprirsi al “mondo esterno” e allo stile di vita occidentale, navigando sui social network e praticando l’inglese con i pochi turisti che si avventurano in questo paese tormentato da anni di conflitti. La forza e la voglia di normalità degli afghani si manifestano anche nel loro spirito indomabile, nella loro generosità e capacità di sorridere ed accogliere, nella loro inventiva nel trovare modo di divertirsi, facendo volare gli aquiloni o giocando con le giostre spinte a mano in un campo dove le famiglie si recano su automobili scalcinate e stracariche di bambini per godersi il picnic in una giornata di sole.